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Cella zero
sabato 16 Giugno 2018, 21:00
La cella zero è uno spettacolo scritto nel 2016 da Antonio Mocciola e Pietro Ioia.Narra la vicenda realmente accaduta dello stesso Ioia che subisce delle violenze nel carcere di poggioreale.
Una volta uscito dal carcere Pietro denuncia l’esistenza di una cella ove i detenuti vengono maltrattati e subiscono abusi, viene chiamata cella zero poiché non numerata e nascosta ai controlli.
Lo spettacolo non solo racconta la storia di Pietro e dei suoi compagni ma anche quella di chi rimane fuori impotente ad aspettare.
Da voce inoltre al “cattivo” della vicenda sondandone la psicologia.
In “cella zero” nessuno è buono o cattivo, tutti sono vittima di un sistema più grande.
E’ vietato ai minori di 18 anni poiché contiene scene di nudo esplicite e presenta un linguaggio crudo e forte.
ANTONIO MOCCIOLA
Nato a Napoli nel 1973, dal 2003 al 2013 collabora con il magazine meridionalista “Il Brigante”, ricoprendo il ruolo di capo-redattore. Giornalista pubblicista dal 2006, attualmente ricopre il ruolo di vice-direttore del magazine “Corriere spettacolo”; si interessa principalmente di musica e spettacolo. Conduttore ed autore radiotelevisivo, cura e firma i booklet dei cd di Giuni Russo “The complete collection” e “Cercati in me”, nonché del dvd di Franco Battiato, “La sua figura”, dedicato alla cantante, e che contiene il monologo teatrale scritto dallo stesso Mocciola con M.A Sisini e portato in scena da Piera Degli Esposti a Torino al Festival Internazionale del Cinema Tglff nel 2007. Esordisce nel panorama letterario pubblicando la raccolta di racconti “Quattordici tracce di amore disperso”, che vince la rassegna “La Libreria degli Inediti” indetta dal teatro napoletano “Il Pozzo e il Pendolo”. Nel 2008 pubblica con la Montag Edizioni “La sottrazione”, naturale prosecuzione del lavoro precedente.
Nel 2010 pubblica con Giammarino Editore “Le vie nascoste”, viaggio tra i borghi scomparsi d’Italia, che appare su tutti i più importanti media nazionali diventando un piccolo “caso editoriale” ed inaugurando la moda del “necroturismo”, ovvero il viaggio nelle ghost-town del ‘900. Nel 2013 torna alla narrativa, pubblicando per La Quercia Editore la raccolta di racconti dark “Latte di iena”. A dicembre 2014 esce “Le belle addormentate”, un altro viaggio nell’Italia dimenticata, per la Betelgeuse editore. Il libro, in pochi mesi, raggiunge la vetta della classifica dei libri di viaggio più venduti su Amazon. Nel 2015, con Gianmarco Cesario, scrive lo spettacolo teatrale “Gli amici se ne vanno”, sulla vita di Umberto Bindi, interpretato da Massimo Masiello. Nello stesso anno é tra gli autori del libro “Caro Misantropo”, scritti e saggi su Manlio Sgalambro (copertina di Franco Battiato, La scuola di Pitagora editrice). A gennaio 2016 va in scena “La cella zero – morte e rinascita di un uomo in gabbia”, scritto con Pietro Ioia e interpretato da quest’ultimo con Ivan Boragine, un dramma carcerario dalle tinte forti basato su una storia vera Nello stesso anno, a febbraio, esce il suo sesto libro, il romanzo “Il tempo degli amaranti” (Milena edizioni, primo posto in classifica Kobo per la narrativa glbt), e vanno in scena altri suoi lavori teatrali (“Io, tra di voi” con Massimo Masiello e musiche di Mariano Bellopede, biglietto d’oro alla rassegna Teatro cerca Casa di Manlio Santanelli, “Giro di vite” con Giulia Capolino – entrambi scritti con Gianmarco Cesario – e “Leopardi amava Ranieri” per la regia di Mario Gelardi). Nel 2017 debutta “Verso il mito” sulla vita di Edith Piaf, per la regia di Gaetano Liguori, con Francesca Marini e Massimo Masiello, scritto con Gianmarco Cesario e biglietto d’oro al Teatro Torò, mentre esce il libro fotografico “Addosso – Le parole dell’omofobia”, che raggiunge i vertici delle classifiche di settore. Nel 2018 riadatta per il teatro, con Luisa Guarro, “L’immoralista”, tratto da un romanzo di André Gide, e diretto dalla stessa Guarro.
NEGRO ARIANNA
nasce nel 1992 a Galatina, in provincia di Lecce. Vive a Copertino (Le) fino ai 19 anni, dove scopre il suo amore per il teatro mettendosi alla prova nel campo della recitazione.
Si iscrive nel 2014 al DAMS di Bologna.
Nel Dicembre del 2015 fonda il gruppo Teatro Tralaltro, che è una delle attività di Arcigay Padova.
Si occupa della sceneggiatura e della regia della compagnia che porterà in scena il 23 giugno 2016 con “Romina e Giulietta” e nel 29 giugno 2017 con “Il Gender Umano” scritto in collaborazione.
Porterà in scena il 12 giugno “La Rassegnazione degli Dei” di cui si occupa di regia e sceneggiatura e il 16 giugno “La Cella Zero” scritto da Antonio Mocciola e Pietro Ioia, di cui si occupa della regia
IL GRUPPO TEATRO TRALALTRO è stato ideato nel Dicembre 2015 ed una della attività di Arcigay Tralaltro Padova.
E’ composto da attori amatoriali e non, si basa sulla convinzione che ci sia spazio per tutti, lavora per creare un gruppo coinciso in cui ci sia fiducia reciproca l’uno verso l’altro. Ognuno si affida a se stesso e ai propri compagni. Da tre anni si dedica ogni anno alla preparazione e poi messa in scena di uno spettacolo generalmente inedito. Il gruppo si è precedentemente esibito in “Romina e Giulietta ” il 23 giugno 2016 e nel “Il gender umano” il 29 giugno 2017.
Tornerà ora a calcare il palcoscenico il 12 giugno 2018 con “La Rassegnazione degli Dei” scritto e diretto da Negro Arianna e il 16 giugno con “La Cella Zero”, uno spettacolo scritto da Antonio Mocciola e Pietro Ioia e diretto da Negro Arianna.
ATTORI
Cecilia Geroldi
Claudio Gori
Francesco Christian Perrotta
Gianluca Paradiso
Margherita Dorich
Mirco Costacurta
Rita Ceravolo
SCENEGGIATURA
Antonio Mocciola e Pietro Ioia
REGIA
Negro Arianna